ESE2019-01

L'interiorità nell'epoca della distrazione

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Programma

- Conferenza: "L'interiorità nell'epoca della distrazione"
- Relatore: Prof. Fabio Merlini (Fondazione Eranos, Ascona; IUFFP | Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale, Lugano)
- Discussione

L'ingresso è a pagamento: CHF 10.-, ridotto a CHF 5.- per AVS, studenti, apprendisti, ecc.; entrata libera per giovani fino a 16 anni e giornalisti accreditati. È necessaria l'iscrizione.

Introduzione

Che cosa intendiamo quando parliamo di "interiorità"? A quale risorsa esattamente facciamo riferimento? E poi: si tratta veramente di una risorsa? Siamo soggetti a una forma di distrazione, oggi, che assume addirittura il significato di un'astuzia funzionale alla produzione di valore economico, tanto essa assicura la nostra ricettività ovunque messaggi, informazioni, immagini, compiti e prestazioni lo richiedano. I mezzi attraverso cui comunichiamo, lavoriamo e ci informiamo, con la loro pervasività, definiscono spazi schizotopici in cui siamo sempre anche altrove rispetto al luogo in cui ci troviamo fisicamente. In questo quadro, essere continuamente distratti significa "vivere fuori di sé", attraverso un'estroversione dove perlopiù l'esperienza del tempo fruibile ha il carattere della discontinuità e della frammentazione. Che ne è, in questo quadro, dell'interiorità e in che senso la sua educazione dovrebbe costituire un antidoto alla dispersione del sé nel flusso della rete?

Biografia/profilo del relatore


Fabio Merlini è Direttore Regionale della sede della Svizzera Italiana dell'Istituto Universitario Federale per la Formazione (IUFFP). Dal 2010 presiede la Fondazione Eranos. Ha co-diretto, presso gli Archivi Husserl dell'Ecole Normale Supérieure di Parigi, il Groupe de Recherche sur l'Ontologie de l'Histoire, i cui lavori seminariali – Après la fin de l’histoire (1998), Historicité et spatialité (2001) e Une histoire de l’avenir (2004) – sono usciti in tre volumi per l'editore Vrin (Parigi). Già privat-docent all’Università di Losanna, dove ha insegnato Filosofia della cultura (1988), presso il medesimo Ateneo è stato successivamente professore di Epistemologia delle scienze umane (1990-2002). Dal 2003 al 2011 è stato inoltre professore a contratto di Etica all’Università dell’Insubria (Varese). È co-autore del “Cahier de l’Herne” dedicato a F. Nietzsche per il centesimo anniversario della morte (2000). Con J. Derrida, P. Ricoeur, M. Crépon e altri, è co-autore del volume La Philosophie au risque de la promesse (2004). Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo L’efficienza insignificante. Saggio sul disorientamento (2009, apparso anche in francese con il titolo L’époque de la performance insignifiante. Réflexions sur la vie désorientée, 2011); Schizotopies : Essai sur l'espace de la mobilisation (2013, edito in italiano come Ubicumque. Saggio sul tempo e lo spazio della mobilitazione, 2015); L’architettura inefficiente (con L. Snozzi, 2014, edito in francese come L’architecture inefficiente, 2016); Catastrofi dell’immediatezza. La vita nell’epoca della sua accelerazione (con S. Tagliagambe, 2016). Ha inoltre curato diversi volumi collettanei, tra cui Nuove tecnologie e nuove sensibilità. Comunicazione, identità, formazione (2005), Identità e alterità. Tredici esercizi di comprensione (con E. Boldrini, 2006) e Semi ad usum praesentis. Un incontro sul pensiero di Jean-Jacques Rousseau (2013). Il suo lavoro più recente, La Triste esthétique. Essais sur les catastrophes de l’immédiateté (2018), è apparso anche in italiano, per l’editore Bollati Boringhieri, con il titolo L’estetica triste. Saggio sull’inospitalità del mondo (2019). Per l'editore Rosenberg&Sellier di Torino dirige la collana "I Saggi di Eranos" e, per l'editore Aragno*Eranos, Ascona, la collana dei "Classici di Eranos".


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